domenica 19 giugno 2011

Perforatore del geoide.

Finché concepii un'impresa folle. Un progetto che battezzai così: Perforatore del geoide. Consisteva nell'individuare un sito di questo nostro derelitto pianeta. Avrei perimetrato il sito con una staccionata e mi sarei accampato al suo interno con tenda, sacco a pelo, badili, picconi e il resto necessario. Poi avrei cominciato a scavare. Scavare senza posa. Penetrando nelle viscere della terra. E non per trovare petrolio o minerali preziosi o tesori sepolti o fossili di creature estinte. Solo per scavare. Avrei scavato fin quando ci fosse stata terra da scavare. Avrei scavato fino a sbucare agli antipodi. Questa era l'idea: perforare il geoide da parte a parte. Praticare il foro più profondo che sia possibile praticare. Bucare il mondo.

[T. Pincio, Hotel a zero stelle, Laterza, 2011]

Nessun commento:

Posta un commento