Quando si riebbe, non era più sul campo da golf. Era legato a una poltrona gialla in una cabina tutta bianca, a bordo di un disco volante diretto a Tralfamadore.
"Dove sono?" disse Billy Pilgrim.
"Prigioniero di un blocco d'ambra, signor Pilgrim. Siamo dove dobbiamo essere in questo momento, a cinquecento milioni di chilometri dalla Terra, e procediamo verso una distorsione temporale che ci permetterà di arrivare a Tralfamadore in poche ore anziché qualche secolo.
"Come...Come ho fatto ad arrivare qui?"
"Ci vorrebbe un altro terrestre per spiegarglielo. I terrestri sono bravissimi a spiegare le cose, a dire perché questo fatto è strutturato in questo modo, o come si possono provocare o evitare altri eventi. Io sono un tralfamadoriano, e vedo tutto il tempo come lei potrebbe vedere un tratto delle Montagne Rocciose. Tutto il tempo è tutto il tempo. Non cambia. Non si presta ad avvertimenti o spiegazioni. E', e basta. Lo prenda momento per momento, e vedrà che siamo tutti, come ho detto prima, insetti nell'ambra."
Lei mi dà l'aria di non credere nel libero arbitrio" disse Billy Pilgrim.
"Se non avessi passato tanto tempo a studiare i terrestri" disse il tralfamadoriano, "non avrei la più pallida idea di cosa intendete per libero arbitrio. Ho visitato trentun pianeti abitati dell'universo e studiato i rapporti su altri cento. Solo sulla Terra si parla di libero arbitrio."
[K. Vonnegut, Mattatoio n. 5, Feltrinelli, 2003]
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