Diavoli, sono arrivato a pagina settantacinque, a correggere Diavoli. Dev'essere la quinta o la sesta volta, che lo stampo, lo correggo, metto dentro le correzioni, lo ristampo, lo ricorreggo. Allora oggi pensavo Adesso non mi interessa finisco questo giro poi mando via il romanzo, vien come viene chissenefrega, pensavo oggi. Dopo magari lo correggo poi dopo, pensavo.
Stavo pensando così, si è squarciato il soffitto della mia cameretta mi è apparso il Foscolo incatenato alla sedia Gianmai, mi ha detto. Tu ora emendi finché ti necessita, mi ha detto il Foscolo incatenato.
Va bene, gli ho detto, va bene, ora emendo finché mi necessita, gli ho detto, va bene, Parla come Miasma, ho pensato, intanto che lui annuiva Addio frattanto, diceva, e spariva con la sua sedia le sue catene si ricomponeva anche il soffitto della mia cameretta.
[P. Nori, Grandi ustionati, Einaudi Stile Libero, 2001]
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