mercoledì 2 giugno 2010

[Nati di traverso.]



Roba vecchia, ma tocca fare ordine.

Giulia Guida recensisce "I cariolanti" di Sacha Naspini per Liberi di Scrivere.

Non ci si lava dal sangue, in nessun modo, neanche la morte può essere la grande consolatrice di sempre. Non ci sono punti di fuga, l'immagine è la stessa, ripetuta fino all'ossessione. Alcuni elementi fanno come parte di un substrato mitico, si ricoprono di significati simbolici e rimandano alla dimensione del primitivo, privo di coordinate spazio-temporali ben definite. Il percorso che compie Bastiano lungo l'arco della sua vita può essere letto come un rito di passaggio attraverso il buio, il bosco, il silenzio, la terra madre che protegge e che divora ed un eterno ritorno a un destino da nati di traverso.

Nascere di traverso.

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