domenica 13 giugno 2010

[Lullaby, B. Baraldi.] Review a cura di Giulia Guida.

Giada e Marcello sembrano disegnati in una di quelle vecchie fiabe in cui il lieto fine può essere solo un colpo di scena, ma non arriva mai davvero, non arriva mai alla fine. Uno di quei racconti in cui anche il male esiste e spesso finisce per avere la meglio. Qualsiasi lotta è vana, l'eroe deve morire o sentire la morte. Vederla accadere. Tutte le sue peripezie, altrimenti, non avrebbero alcun senso. Resta lui solo aggrappato ai bordi dell'ultima pagina. Vivo, certo, ma irriversibilmente solo. Il sangue e la morte sono gli oggetti magici necessari a ristabilire l'ordine iniziale, tornare a riappropriarsi della vita, ridare un valore alle parole, ripulire gli anni dai silenzi meteoritici e dai detriti di bugie ammucchiati in ogni stanza.

Lullaby.

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