martedì 1 giugno 2010

Carta da macero. That's it.




Nel 2009 non c’è stato che un piccolo rallentamento nella produzione di libri in Italia. La media adesso è di 170 titoli al giorno. Nel 2008 i libri usciti erano stati 65.000, con una media di 180 al giorno. Ma alcuni settori sono già di nuovo in aumento, come la religione, su cui puntano anche gli editori laici. Gli editori piccoli sono quelli che pubblicano da 1 a 10 libri l’anno, i medi da 11 a 50, i grandi oltre 50. La media dei grandi editori, o grossi editori, come Mondadori, Rizzoli, Gems, e i vari marchi che comprendono, è di 250 titoli l’anno. In Italia ogni libreria ha in media un “giro” del 35-40 per cento di titoli che non vendono nemmeno una copia. La maggior parte hanno una vita media di 50-60 giorni, dopodiché vengono restituiti. Gli altri vendono perlopiù nel primo anno, oppure mai più. Pochissimi resistono e diventano best seller. Nel 2009 in tutte le librerie Feltrinelli ci sono stati 131.000 titoli che hanno venduto ciascuno meno di 10 copie. In Italia abbiamo 691 comuni oltre i 10.000 abitanti dove non c’è nemmeno una libreria. In certe zone del Paese si possono percorrere anche 200 chilometri senza trovarne una. Si tratta di 12 milioni di persone che praticamente non hanno la possibilità di acquistare libri, se non spostandosi o procurandoseli via internet. È come una linea ferroviaria Freccia Rossa, Milano-Roma, senza fermate intermedie.

(Quanto sopra è un sunto da un articolo uscito su ”Libero” nel marzo 2010 sulla base di un sondaggio effettuato da un istituto di ricerche)

Nessun commento:

Posta un commento